@Goku ha scritto:
Qualche mese fa avevo pensato di aprire una discussione sulla riforma costituzionale ma, man mano che approfondivo la lettura e le interpretazioni del nuovo testo, mi sono reso conto che le porcate apportate in questo testo erano tali e tante che non sarei stato in grado di discuterle tutte.
Ultimamente poi il dibattito è diventato una vera e propria farsa.Inoltre, discutendo con colleghi e amici e conoscenti mi sono reso conto che, anche le persone che giudicavo più superficiali e menefreghiste, hanno in questo caso aperto gli occhi, non si sono fidate delle notizie dei notiziari e talk show e hanno cercato di formare la propria opinione in modo autonomo e questo è bene.
Quindi trovo inutile venire qui ad elencare i millemila motivi, tutti per me condivisibili, per cui votare NO. Tra l’altro non ho la presunzione di pensare che io possa essere una fonte di informazione riconosciuta da tutti come al di sopra di ogni dubbio e credo anche che chi viene qui a leggere non è uno sprovveduto, si è già informato e fatto la sua opinione quindi non lo devo convincere io.Però, oltre a cambiare il mio avatar, mi sembrava doveroso citare un paio dei motivi del NO che più mi stanno a cuore.
Il testo del quesito che andremo a votare è questo:
Approvate voi il testo della legge costituzionale concernente ‘disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione’ approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?
E’ evidente che riassumere in poche righe lo stravolgimento che stanno facendo della nostra Costituzione non era possibile ma, proprio per questo, un quesito scritto in questa maniera diventa quanto di più fuorviante e pericoloso potesse essere scritto.
La scorsa estate avevo iniziato la lettura del libro "La Costituzione nella Palude" di Luciano Barra Caracciolo che non riguardava la riforma ma in generale le “storture” e gli attacchi che sono già stati portati alla Costituzione; la parte che più mi ha colpito è stato lo studio che l’autore ha fatto dei verbali dei lavori della Costituente nel 1948.
In particolare mi ha sorpreso vedere come i membri della Costituente, prima di giungere ad una sintesi comune, abbiano discusso a volte molto animatamente su pressoché ogni parola di ogni articolo, questo perché era loro chiaro che cambiare anche solo di poco alcune frasi avrebbe potuto generare in futuro violazioni ai principi di democrazia e di indirizzo di giustizia sociale a cui tutti loro si ispiravano.Nulla di tutto ciò è presente in questa nuova riforma.
Questo è il documento ufficiale che elenca le modifiche che vorrebbero apportare alla Costituzione, dategli uno sguardo e anche a voi, come ad ogni normale cittadino, sarà evidente che non vi è nessun intento di chiarezza ma, ancor peggio, all’interno degli articoli modificati vi sono frasi poco visibili che avranno grande impatto sull’impianto democratico del nostro paese e sulla nostra autonomia legislativa.
Uno su tutti, passato in secondo piano per parecchio tempo, è questa parte dell’ART. 70:
"La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere" (e questo era il testo vecchio e finiva qui, basta, non c’era nulla da aggiungere!!!!).
Ora invece si aggiunge una sequenza lunghissima di specifiche che non hanno nulla di semplice, ma ancor peggio, introducono potenziali legittimazione di violazioni della nostra sovranità peggiori di quelle che possono essere fatte coi trattati internazionali.
Un punto focale è questo:
[le Camere decidono ndr]
“...le forme e i termini della partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea...”Ora noi sappiamo che la garanzia che la nostra Costituzione non venga violata è esercitata dalla Corte Costituzionale e sappiamo quante volte questa Corte ha già dovuto sentenziare circa l’incostituzionalità di molte leggi (una su tutte, anche se in grave ritardo, la attuale legge elettorale!).
Il fatto grave è che questo articolo potrebbe impedire alla Corte Costituzionale di opporsi alle leggi che vengono emanate a seguito di imposizioni europee ancor prima che della sovranità italiana.
In pratica la Corte Costituzionale potrebbe porre opposizione a leggi italiane ma avrebbe le mani legate in ogni caso in cui le leggi siano dettate dall’UE o anche solo emanate per favorire, a insindagabile giudizio del Parlamento, qualsiasi progetto dell’UE.
L'altro grave elemento è la grossa interazione che c'è tra Bicameralismo e Legge Elettorale.
Io no ho una ricetta pronta in tasca, anche se onestamente sono contrario al maggioritario; in ogni caso ritengo che l'abbandono del voto nominativo e del proporzionale siano stati degli errori che hanno contribuito pesantemente a "corruzione e casta", ma soprattutto all'emanazione di molte leggi di macelleria sociale.
Il pericolo, se passa la proposta della legge elettorale Maggioritaria dell'Italicum è quello di trovarsi con una sola camera che legifera in maggioranza assoluta (senza quindi nessuna opposizione).
E' troppo.
E tutto questo perchè? per risparmiare sui costi della politica?
La ragioneria dello stato ha calcolato un risparmio di circa 50milioni di nEuri l'anno, meno di un nEuro a testa per ogni Italiano. Vale la pena mettere a rischio la nostra democrazia per una cifra simile? Uno Stato che limita la propria democrazia al mero contenimento dei costi è uno Stato morto.
Messaggi: 1
Partecipanti: 1